Si terrà domenica 16 febbraio il
primo appuntamento lirico della stagione 2025 del Teatro del
Maggio Musicale Fiorentino. Alle ore 17 va in scena la prima
recita di 'Rigoletto' di Verdi che torna in scena
nell'allestimento del 2021 firmato da Davide Livermore ripreso
da Stefania Grazioli. Direttore Stefano Ranzani, maestro del
Coro del Maggio Lorenzo Fratini. Altre tre recite seguiranno il
18 e il 20 febbraio alle ore 20 e domenica 23 febbraio alle ore
15,30.
Daniel Luis de Vicente sarà Rigoletto (Leon Kim lo sarà 18
febbraio); Celso Albelo sarà il Duca di Mantova, Olga Peretyatko
nella parte di Gilda, Alessio Cacciamani veste i panni di
Sparafucile; Janetka Hosco è Giovanna; Eleonora Filipponi
interpreta Maddalena; Manuel Fuentes è Il Conte di Monterone e
Yurii Strakhov Marullo. Huigang Liu e Letizia Bertoldi sono
rispettivamente il Conte e la Contessa di Ceprano e Daniele
Falcone interpreta Matteo Borsa. Chiudono il cast,
rispettivamente nei ruoli del Paggio e dell'Usciere di corte,
Aloisia De Nardis e Egidio Massimo Naccarato.
Per Stefano Ranzani l'ultimo impegno operistico fu proprio
con un Rigoletto andato in scena nell'ottobre del 2009. "Ho
sempre considerato Rigoletto la più 'mozartiana' delle opere che
compongono la trilogia popolare di Verdi, quasi leggiadra e
delicata, questo nonostante i temi oscuri che formano la trama -
ha detto - La musica stessa, un linguaggio semplice solo
all'apparenza, richiede ogni volta un approccio diverso alla
partitura che si stringe fra le mani; spesso emergono nuovi
aspetti che nelle precedenti letture non avevo notato o a cui
avevo dato un peso diverso".
"Questo è senza dubbio uno degli aspetti più affascinanti di
questo mestiere - continua il maestro Ranzani nella sua analisi
- perché vi è una crescita continua ed è necessaria quindi una
ricerca anche interiore in noi stessi per cercare, soprattutto
da parte del direttore d'orchestra, il modo di restare quanto
più fedeli possibili, musicalmente parlando, a quelli che sono i
desideri del compositore. Infine sono davvero felice di poter
fare ritorno a Firenze e di poterlo fare con questa produzione,
dove ho trovato un cast davvero splendido e un'Orchestra e un
Coro, con i quali non lavoravo da molto tempo, che rimangono
formidabili in ogni loro singolo componente".
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