Il Carlo Felice di Genova si
appresta a mettere in scena "Idomeneo" di Mozart. L'appuntamento
è per venerdì 16 e sarà un avvenimento storico in quanto il
primo capolavoro di Mozart verrà presentato sui palcoscenici
genovesi per la prima volta a distanza di 243 anni dal debutto
assoluto a Monaco. Può sembrare assurdo un simile ritardo ed in
effetti lo è, ma va ricordato che Mozart non ha goduto di
particolari attenzioni nell'Ottocento e anche gli altri titoli
importanti del suo repertorio sono arrivati molti anni dopo la
loro creazione. Era il 1824 quando il Teatro Sant'Agostino
ospitò la prima di "Don Giovanni". Non piacque, tanto che per la
successiva rappresentazione genovese (sempre al Carlo Felice) si
dovette attendere il 1867. Una serata burrascosa con tanti
fischi alla pur splendida partitura mozartiana. Altro lungo
intervallo e nel 1942, nell'ultima stagione del Carlo Felice
prima del violento bombardamento che avrebbe scoperchiato iol
teatro, Alberto Erede ne diresse una bella edizione con Mariano
Stabile e Tito Schipa. Sei anni prima, nel 1936, era stato
Vittorio Gui a presentare per la prima volta ai genovesi "Le
nozze di Figaro" in una edizione che annoverava sempre Mariano
Stabile fra i protagonisti. La trilogia italiana era completata
da "Così fan tutte" in scena al Carlo Felice per la prima volta
nel 1941: ancora Alberto Erede con un cast in cui figurava
Suzanne Danco. I tre lavori su libretto di Da Ponte anticiparono
gli altri generi teatrali affrontati da Mozart. Così, ad
esempio, "Il flauto magico" arrivò nel 1953 con Sesto
Bruscantini. "Il ratto dal serraglio" fece la sua comparsa nel
1962 con la direzione di Francesco Molinari Pradelli. Più
sfortunato ancora il Mozart dell'opera italiana seria. Se per
"Idomeneo" si è dovuto attendere il XXI secolo, "La clemenza di
Tito" è arrivata la prima ed unica volta nel 1980, messa in
scena dai complessi artistici del Teatro dell'Opera di Lipsia.
L' "Idomeneo" genovese vedrà l'allestimento realizzato alla
Scala nel 2019 e acquistato dal Carlo Felice. Le scene sono di
Volker Hintermeier, la regia di Matthias Hartmann. Fra gli
interpreti, Antonio Poli, Cecilia Molinari, Benedetta Torre e
Lenneke Ruiten. Dirige Riccardo Minasi.
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