La Stagione di Prosa 2024/2025 del
Teatro Maria Caniglia promossa da Meta Aps in partenariato con
il Comune di Sulmona apre il nuovo anno con lo spettacolo 'Il
caso Jekyll', con Sergio Rubini e Daniele Russo, lunedì 6
gennaio alle ore 18.
Lo spettacolo, coprodotto da Fondazione Teatro Di Napoli -
Teatro Bellini, Marche Teatro e Teatro di Bolzano, tratto dal
testo di Robert Louis Stevenson con l'adattamento di Carla
Cavalluzzi e Sergio Rubini, vede l'intensa e sottile regia di
Sergio Rubini che salirà sul palco con Daniele Russo, e con Geno
Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri e Alessia Santalucia.
Ne 'Il caso Jekyll', Henry Jekyll è uno stimato studioso
della mente vissuto tra la fine dell'Ottocento e i primi del
Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si
sviluppa la psicanalisi. Dopo un'affannosa e solitaria ricerca
sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è
approdato all'individuazione delle cause della malattia mentale:
all'origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l'Io e la sua
parte oscura, la sua ombra, quella battezzata in quegli anni con
il nome di 'Inconscio'.
"Siamo partiti - dichiara Sergio Rubini nelle note di regia -
dalla considerazione che il celebre romanzo di Stevenson 'Lo
strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde' è un'apologia sulla
condizione umana, avendo come tema centrale il doppio che poi è
il doppio che alberga in ognuno di noi, abbiamo sviluppato una
drammaturgia in chiave più chiaramente psicanalitica. Il nostro
testo, infatti, spogliato da qualsiasi soluzione allegorica
usata da Stevenson, è piuttosto un viaggio nell'inconscio, una
storia più vicina ai temi della nostra contemporaneità, offrendo
allo spettatore la possibilità non solo di rispecchiarsi in
quelli che sono i pericoli ma anche i piaceri che scaturiscono
dalla propria ombra".
Per informazioni si può contattare il numero 329.9339837,
collegarsi al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere
un'email all'indirizzo [email protected].
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