Sul fronte fieristico occorre
andare "avanti verso un polo unico romagnolo" che aggreghi
Forlì, Cesena e Rimini. Ne è convinta la Legacoop Romagna
secondo cui sebbene le strutture fieristiche delle tre città
siano "nate storicamente come strumento di supporto al sistema
economico" locale "per promuovere al meglio l'attività delle
imprese, per valorizzare la loro capacità d'innovazione, per
favorire l'export" appare "innegabile che nel frattempo in
tutto il Paese, e anche in Romagna, è avvenuta una
evoluzione-selezione delle società fieristiche, che ne ha
ridotto il numero, ponendo alcune delle stesse in una posizione
privilegiata".
Quindi, argomenta l'associazione, occorre darsi "un obiettivo
comune: creare una aggregazione organizzativa romagnola, capace
di valorizzare ulteriormente Rimini, ricavando per Cesena e
Forlì spazi sinergici in ambiti che si integrino al meglio con
la realtà rivierasca. Nulla di straordinario - viene
sottolineato - poiché è facile ricordare come la Fiera di
Cesena, organizzando il proprio Macfrut a Rimini abbia già da
oltre un decennio raggiunto il duplice risultato di far crescere
dimensionalmente la propria manifestazione identitaria,
utilizzando i proventi prodotti da questa scelta per
riqualificare in modo considerevole la propria area fieristica".
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