I talebani hanno preso il controllo
del lussuoso Serena Hotel nel centro di Kabul, aperto 20 anni fa
e di proprietà della Fondazione Aga Khan, ha affermato la catena
alberghiera, annunciando che da oggi chiude l'attività, almeno
per ora. L'hotel è stato bersaglio di diversi attacchi da parte
dei talebani, prima che riprendessero il potere nel 2021. "Il
Serena Hotel di Kabul chiude la sua attività con effetto dal
primo febbraio 2025", si legge in un comunicato del management
dell'albergo.
L'hotel, descritto come "emblema" della capitale afghana, non
compare più tra le destinazioni offerte dalla catena alberghiera
sul suo sito web. Contattate da Afp, le autorità talebane non
hanno rilasciato dichiarazioni immediate, come non lo ha fatto
neanche la Fondazione Aga Khan, con sede in Svizzera.
Dopo il ritorno al potere dei talebani nell'agosto 2021,
Stati Uniti e Regno Unito avevano chiesto ai loro cittadini di
evitare gli alberghi di Kabul, tra cui il Serena. Un attacco
suicida colpì l'albergo nel gennaio 2008 mentre vi sofggiornava
il Ministro degli Esteri norvegese, uccidendo 6 persone, tra cui
un giornalista americano e un norvegese. L'attuale ministro
degli Interni talebano, Sirajuddin Haqqani, è stato accusato di
essere l'ideatore dell'attacco. La struttura venne nuovamente
attaccata nel marzo 2014 da un commando armato talebano che
uccise nove persone, tra cui un giornalista dell'Afp e la sua
famiglia.
L'hotel, prima del conflitto, era descritto come "luogo
accogliente per visitatori statali, diplomatici, funzionari
governativi, uomini d'affari, famiglie e viaggiatori da tutto il
mondo". Ad esso veniva anche attribuito un ruolo nell'ampliare
le opportunità economiche per le comunità e le aziende locali",
e anche nell'affidare alle donne lavori di responsabilità.
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