Il ministro degli Affari Esteri
del Venezuela, Yván Gil, ha risposto al segretario di Stato
degli Stati Uniti, Marco Rubio, che da Georgetown, la capitale
della Guyana dove è in visita ufficiale, ha avvertito "il regime
narcotrafficante" di Maduro, "un dittatore che fa rivendicazioni
territoriali illegittime", che passerebbe una brutta giornata se
attaccasse militarmente il paese vicino.
"Marco Rubio non ci sorprende, conosciamo quel vecchio
copione di minacce e bravate con cui un complessato aspira a
spaventare i popoli sovrani", ha detto Gil, aggiungendo che "il
Venezuela non si arrende alle intimidazioni, né cede al ricatto
di coloro che credono che con discorsi incendiari possano
piegare la storia o sottrarre i nostri diritti storici".
L'amministrazione Trump ha dato sostegno "all'integrità
territoriale" della Guyana contro il Venezuela, dopo che il
governo di Maduro ha annesso sulla carta l'Esequibo nel 2023,
rivendicando i due terzi del territorio dell'ex colonia
britannica, tra cui una parte marittima, dove ci sono abbondanti
riserve di petrolio e gas ed opera da anni la multinazionale
statunitense ExxonMobil.
"Siamo un paese amante della pace, la difenderemo usando per
questo tutti i mezzi disponibili, con la forza della ragione e
la legittimità dei nostri diritti. Non abbiamo bisogno né
cerchiamo conflitti, ma non permetteremo che interessi stranieri
tentino di riscrivere la realtà sul nostro Esequibo", ha
concluso Gil, ammonendo gli Stati Uniti a "tenere le mani
lontane" dal territorio che Caracas rivendica.
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