Quali sfide aspettano l'Europa dopo le elezioni di giugno? Molte, forse troppe.
Ma serve trovare un minimo comun denominatore ed è l'obiettivo dell'evento di Eunews 'How Can We Govern Europe?', arrivato ormai al decimo anniversario.
Il convegno, articolato su diversi
panel dedicati agli argomenti più scottanti del momento, è stato
ospitato dall'ambasciata d'Italia a Bruxelles.
"Siamo ormai diventati la casa del Made in Italy in Belgio,
non solo per quanto riguarda i prodotti della nostra filiera ma
anche delle idee", ha detto l'ambasciatore Federica Favi aprendo
il dibattito. "Come Italia abbiamo il dovere di discutere sul
futuro dell'Europa in un momento, come questo, di grande
trasformazione e dobbiamo farlo con la consapevolezza di essere
uno dei Paesi fondatori dell'Ue". Il primo panel ha esaminato
allora le priorità economiche e politiche (nonché il ruolo
internazionale dell'Ue) della prossima legislatura, spaziando
tra il nuovo patto di stabilità, l'allargamento a nuovi Paesi e
la possibile riforma dei trattati.
In dialogo fra loro, gli eurodeputati Brando Benifei (Pd),
Laura Ferrara (M5s), Massimiliano Salini (Fi), Raffaele
Stancanelli (Fdi), affiancati da Presidente emerito del Comitato
economico e sociale europeo Luca Jahier, il direttore degli
affari europei di Confindustria Matteo Borsani e la ricercatrice
del Ceps Cinzia Alcidi, sono intervenuti sui vari temi. Per
Salini allora il dibattito sul debito si articola sul solito
"disco rotto" della frattura fra Paesi frugali e non, con
l'aggravante però dell'aumento dei tassi d'interesse, che
"penalizza" chi ha i debiti alti come l'Italia. In questo senso
la Bce sarebbe colpevole di aver "seguito" la Fed nella risposta
all'inflazione, benché in Europa ed Usa abbia "cause diverse".
Stancanelli ha espresso la necessità di rafforzare l'Europa
laddove le sfide sono cruciali e importanti, come "la difesa e
la politica estera", senza però rendere l'Europa distante dai
cittadini con "battaglie ideologiche". Ferrara, sullo spettro
opposto, ha invece rilanciato l'ampliamento del voto a
maggioranza qualificata e criticato il diritto di veto che ora
hanno e sfruttano alcuni Paesi, come l'Ungheria. Benifei infine
ha aggiornato il pubblico sul percorso del regolamento Ue
sull'Intelligenza Artificiale.
Il dibattito è proseguito su temi come la "Sicurezza
alimentare e la Sostenibilità ambientale" - con gli ospiti
Camilla Laureti (eurodeputata Pd), Herbert Dorfmann
(eurodeputato del Sud Tirolo), Mihail Dumitru (direttore
generale aggiunto Agri della Commissione), Pekka Pesonen
(segretario generale Copa-Cocega), Luigi Scordamaglia
(Coldiretti) - e la "Sicurezza energetica", tra Russia e
rinnovabili. Qui sul palco si sono confrontati Patrizia Toia
(eurodeputata PD), Tiziana Beghin (eurodeputata M5s) Matthew
Baldwin (direttore generale aggiunto della Commissione Ue) e
Luca Giansanti di Eni. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
ha consegnato un messaggio. "La voce dell'Italia a Bruxelles è
sempre più ascoltata: stiamo dimostrando che è possibile contare
di più e contribuire a cambiare le politiche europee".
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