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All'ambasciata italiana a Bruxelles si dibatte il futuro dell'Ue

All'ambasciata italiana a Bruxelles si dibatte il futuro dell'Ue

Un pomeriggio d'incontri, tra riforme, agricoltura ed energia

BRUXELLES, 06 dicembre 2023, 20:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quali sfide aspettano l'Europa dopo le elezioni di giugno? Molte, forse troppe.

Ma serve trovare un minimo comun denominatore ed è l'obiettivo dell'evento di Eunews 'How Can We Govern Europe?', arrivato ormai al decimo anniversario.

Il convegno, articolato su diversi panel dedicati agli argomenti più scottanti del momento, è stato ospitato dall'ambasciata d'Italia a Bruxelles.
    "Siamo ormai diventati la casa del Made in Italy in Belgio, non solo per quanto riguarda i prodotti della nostra filiera ma anche delle idee", ha detto l'ambasciatore Federica Favi aprendo il dibattito. "Come Italia abbiamo il dovere di discutere sul futuro dell'Europa in un momento, come questo, di grande trasformazione e dobbiamo farlo con la consapevolezza di essere uno dei Paesi fondatori dell'Ue". Il primo panel ha esaminato allora le priorità economiche e politiche (nonché il ruolo internazionale dell'Ue) della prossima legislatura, spaziando tra il nuovo patto di stabilità, l'allargamento a nuovi Paesi e la possibile riforma dei trattati.
    In dialogo fra loro, gli eurodeputati Brando Benifei (Pd), Laura Ferrara (M5s), Massimiliano Salini (Fi), Raffaele Stancanelli (Fdi), affiancati da Presidente emerito del Comitato economico e sociale europeo Luca Jahier, il direttore degli affari europei di Confindustria Matteo Borsani e la ricercatrice del Ceps Cinzia Alcidi, sono intervenuti sui vari temi. Per Salini allora il dibattito sul debito si articola sul solito "disco rotto" della frattura fra Paesi frugali e non, con l'aggravante però dell'aumento dei tassi d'interesse, che "penalizza" chi ha i debiti alti come l'Italia. In questo senso la Bce sarebbe colpevole di aver "seguito" la Fed nella risposta all'inflazione, benché in Europa ed Usa abbia "cause diverse".
    Stancanelli ha espresso la necessità di rafforzare l'Europa laddove le sfide sono cruciali e importanti, come "la difesa e la politica estera", senza però rendere l'Europa distante dai cittadini con "battaglie ideologiche". Ferrara, sullo spettro opposto, ha invece rilanciato l'ampliamento del voto a maggioranza qualificata e criticato il diritto di veto che ora hanno e sfruttano alcuni Paesi, come l'Ungheria. Benifei infine ha aggiornato il pubblico sul percorso del regolamento Ue sull'Intelligenza Artificiale.
    Il dibattito è proseguito su temi come la "Sicurezza alimentare e la Sostenibilità ambientale" - con gli ospiti Camilla Laureti (eurodeputata Pd), Herbert Dorfmann (eurodeputato del Sud Tirolo), Mihail Dumitru (direttore generale aggiunto Agri della Commissione), Pekka Pesonen (segretario generale Copa-Cocega), Luigi Scordamaglia (Coldiretti) - e la "Sicurezza energetica", tra Russia e rinnovabili. Qui sul palco si sono confrontati Patrizia Toia (eurodeputata PD), Tiziana Beghin (eurodeputata M5s) Matthew Baldwin (direttore generale aggiunto della Commissione Ue) e Luca Giansanti di Eni. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha consegnato un messaggio. "La voce dell'Italia a Bruxelles è sempre più ascoltata: stiamo dimostrando che è possibile contare di più e contribuire a cambiare le politiche europee".
   

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