Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Juve che fa vuoto saluta Marotta, 'scelta dolorosa club'

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Juve che fa vuoto saluta Marotta, 'scelta dolorosa club'

Addio dirigente a vigilia Champions. 'Vorrei un'altra squadra'

TORINO, 30 settembre 2018, 19:44

Redazione ANSA

ANSACheck

Un "motivo scatenante non c'è", ma per Beppe Marotta l'addio alla Juventus è comunque "doloroso", soprattutto perché "voluto dalla società" dopo otto anni di vittorie sul campo e non solo. I bianconeri che fanno il vuoto in campionato, e che martedì affrontano lo Young Boys in Champions, salutano il 'Pallone d'Oro' dei dirigenti sportivi, lasciando i tifosi a interrogarsi sul futuro. "Ho fatto crescere tanti dirigenti, credo e spero possano essere il domani", dice lo stesso Marotta, aprendo così alla successione interna.

In pole position Fabio Paratici, una sua creatura, e Pavel Nedved, attuale vicepresidente vicinissimo ad Andrea Agnelli. Il nome del nuovo amministratore delegato andrà individuato nella lista dei consiglieri, che verrà resa nota domani e nella quale non comparirà Marotta, come da lui annunciato dopo la bella vittoria contro il Napoli. Un fulmine a ciel sereno, nessuna nube all'orizzonte che lasciasse immaginare un simile temporale. Guai però a dirgli che la Juve lo ha mandato via. "Mandar via è un termine troppo forte - sostiene - Sono un uomo d'azienda e sposo questa linea. Mi adeguo a quelle che sono le loro idee e le loro direttive, per amore sia delle persone che della stessa Juve, certo di avere dato in questi anni il 100%". Sette scudetti consecutivi e due finali Champions, anche se perse, sono il biglietto da visita di un manager arrivato che il club, tra Calciopoli, serie B e qualche scelta sbagliata, non vinceva quasi da dieci anni.

"Ho vissuto tante emozioni - sottolinea Marotta - e sono state tutte belle". In cima il primo scudetto, quello con Conte in panchina, "perché eravamo giovani e neofiti". E perché la vittoria era "imprevista", ma "con il lavoro e la dedizione siamo riusciti a colmare il gap con le avversarie". "Credo anche di aver accompagnato il presidente Agnelli nella crescita. Lui oggi è grato di essere protagonista dello sport, nazionale ed internazionale. Queste sono le pagine belle, indimenticabili", dice, il tono pacato e le parole misurate anche ora che la delusione è inevitabile. "Ho trascorso quarant'anni consecutivi ininterrottamente in società, ed è la prima volta che mi fermo durante il campionato. Forse ho bisogno di ricaricarmi...". Il tempo di andare in pensione, però, è ancora lontano. "Smentisco la mia candidatura alla Federcalcio, perché non è una mia scelta - ribadisce - ma non escludo di accasarmi in un altro grande club". Difficile vederlo con un altro club già in questa stagione, anche se Napoli e Roma sembrano avere già fatto un sondaggio. "Mi piacerebbe - ammette - essere ai nastri di partenza della stagione 2019-2020 al timone di un'altra squadra". In mezzo la finale di Champions, il prossimo primo giugno, quella che fino a ieri sperava di tornare a raggiungere con la Juve. "Sarei orgoglioso - ammette - di esserci...".

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza