Giocare in un mondo di maschi non è
una "difficoltà, ma un'opportunità. E responsabilità, non un
peso. Quando è capitato di giocare all'Olimpico la prima cosa
che ha fatto la mia testa è stato paragonare tutto quello alle
volte in cui io sono andata a vedere la squadra maschile, ed è
stato bello non notare la differenza". Lo afferma Lucia Di
Guglielmo, calciatrice della Roma e protagonista con Cristiana
Girelli, attaccante della Juventus, della terza puntata di 'Il
Futuro è Donna', webserie della Figc che affronta tematiche
legate all' empowerment femminile per abbattere i pregiudizi e
contribuire a una crescita di consapevolezza dell'intera
società.
"Il fatto che le donne abbiano più spazio negli staff tecnici
o come arbitri, è importante, ma sarà davvero importante quando
l'inserimento avverrà per competenze e non per 'essere donna'. È
bello parlare di quote rosa, ma sarà ancora più bello quando non
ci sarà più bisogno di parlarne", prosegue Di Guglielmo.
"Io non ho mai sentito di dover dimostrare di essere
all'altezza, ma solo di dimostrare ciò che sono, e che siamo
capaci di giocare a calcio anche noi" le parole di Girelli che
ricorda anche, in qualità di talent per le partite di Champions
League, di essere "orgogliosa di poter dare la possibilità di
far capire alle persone, qualora ce ne fosse bisogno, che una
ragazza può parlare di calcio e avere competenze". Infine Di
Guglielmo ammette come "viviamo in una società che nasce
maschilista. Per noi, quindi, è stata spesso una questione di
dover lottare per raggiungere anche solo il risultato di
chiedere qualcosa", conclude.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA