La sentenza con cui la Corte di Cassazione ha negato la revoca degli arresti domiciliari a Marco Sorbara è "decisione riguardante udienza di marzo sulle mere esigenze cautelari" e "nulla attiene al processo di merito pendente innanzi alla Corte d'Appello di Torino (tra l'altro si tratta di provvedimento già superato vista l'autorizzazione a prestare attività lavorativa concessa dal tribunale di Aosta)". Lo dichiara l'avvocato Sandro Sorbara, difensore dell'ex consigliere regionale dell'Union Valdotaine condannato in primo grado a dieci anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo Geenna su una presunta locale di 'ndrangheta ad Aosta.
"Rilevo - aggiunge il legale - che all'udienza del 21 giugno 2021, durante l'arringa difensiva, ho ribadito e chiarito punto per punto la totale innocenza e l'assenza di prove in merito alle ipotesi infondate contestate. Ora attendiamo fiduciosi l'esito dell'appello. Questo è il quadro giuridico di riferimento".
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