Flashback Art Fair, la fiera di
Torino dedicata all'arte antica e moderna, festeggia i dieci
anni e diventa Habitat: è l'inizio di "una nuova avventura" in
uno spazio di grande fascino - dal 2013 in disuso - di oltre
20.000 metri quadri, la metà coperta da un parco, di proprietà
di Cassa Depositi e Prestiti che lo ha dato in concessione
all'associazione. Si trova in precollina, nel quartiere di Borgo
Crimea, in corso Giovanni Lanza 75. Aprirà al pubblico il 3
novembre e ospiterà cinquanta espositori, ma finita la fiera non
chiuderà i battenti. L'obiettivo è quello di fare nascere un
grande hub culturale della città, sia espositivo sia di
formazione, con laboratori, sale di consultazione e produzione.
"Gli edifici coinvolti nel progetto, che risalgono
all'inizio del 900, sono quattro e hanno ospitato negli anni
l'Istituto Provinciale per l'Infanzia e la Maternità (Ipi),
l'Asl e poi la sede della Provincia di Torino" raccontano
Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, direttrici di Flashback.
"Vogliamo che Flashback Habitat diventi un punto di riferimento
per la comunità in tutto l'anno. L'evento fieristico diventerà
l'inizio di un percorso più ambizioso".
"Flashback Habitat vuole essere quell'ambiente dedicato
all'arte e alla cultura dove sviluppiamo la nostra creatività,
un ecosistema in cui coesistono le diversità, un grande
condominio della cultura. Ci mettiamo a disposizione della
città, vogliamo essere un'opportunità" spiega Alessandro
Bulgini, direttore artistico del progetto e ideatore di 'Opera
Viva Barriera di Milano, Il Manifesto'. Tra le prime idee ci
sono quella di 'un percorso di odori' e di un progetto di
apicoltura, ma il sogno di Bulgini è quello di fare ritornare in
corso Lanza, organizzando delle attività, gli orfani nei luoghi
in cui sono nati.
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