Dopo 19 anni sarà rimossa a
Firenze la maxi gru del cantiere di ampliamento della Galleria
degli Uffizi che svetta fra i tetti del centro a un'altezza di
50 metri. L'operazione si concluderà "nel giro di 50 giorni,
come ha garantito l'impresa, la gru verrà sostituita da un
montacarichi che non impatta" sul panorama della città. Lo ha
annunciato il direttore del museo Simone Verde. La gru è nel
piazzale dal 2006 e la sua lunga permanenza ha suscitato nel
tempo critiche per l'ingombro dato alla skyline cittadina.
"Non è stata una operazione semplice - ha spiegato Verde -
abbiamo lavorato alacremente alla riorganizzazione generale del
cantiere. Per portare avanti i lavori, l'approvvigionamento dei
materiali serve ancora ma la gru è ormai uno strumento
sovradimensionato rispetto alle esigenze dell'intervento, dunque
verrà smontata e rimpiazzata da un montacarichi a impatto zero,
finanziato con una sponsorizzazione collettiva di circa 180.000
euro fatta da imprenditori della città, che ringrazio
calorosamente, vertici di Confindustria in testa, che hanno
promosso e coordinato la cordata, per aver consentito al museo
di chiudere finalmente questa pagina imbarazzante della propria
storia". Gli sponsor sono Stefano Ricci, Leonardo Bassilichi,
Giorgio Moretti, Stefano Gabbrielli, Elisabetta Fabri, Marco
Carrai, la stessa Confindustria, Enic, Fondazione Cr Firenze.
"Hanno subito risposto all'appello degli Uffizi - ha proseguito
Verde - d'altro canto questo scempio gravava da troppo tempo
sulla città. Un'amministrazione pubblica, un'istituzione come la
Galleria degli Uffizi deve essere un simbolo non solo
dell'identità della nazione ma anche della sua efficienza.
Dunque il fatto di possedere una gestione amministrativa e
tecnica che sia efficiente rappresenta un elemento fondamentale
per l'immagine stessa dell'Italia. E' importantissimo, sia per i
cittadini che ne sono i proprietari e finanziatori, sia per gli
stranieri che guardano agli Uffizi come a un vessillo del nostro
Paese".
L'inizio dello smontaggio della gru "sarà sottolineato da
una cerimonia - ha concluso il direttore delle Gallerie - sarà
una giornata simbolica, che Firenze attende da tanto tempo,
quella dell'inizio della fine di questo maledetto cantiere".
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