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Travaglio, 'Papa Francesco diceva le stesse cose che dice Gesù'

Travaglio, 'Papa Francesco diceva le stesse cose che dice Gesù'

Giornalista a Cagliari con 'I Migliori Danni della nostra vita'

CAGLIARI, 01 maggio 2025, 08:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La sintesi folgorante di quindici anni di storia italiana, con la cifra satirica di Marco Travaglio. Il giornalista e scrittore sarà protagonista il 6 e il 7 maggio alle 21 al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne del Cedac Sardegna con "I Migliori Danni della nostra vita". Un titolo "rubato" a una canzone di Renato Zero, per lo spettacolo che racconta come i poteri forti abbiano "ribaltato il voto degli italiani ogni volta che chiedevano un cambiamento" per realizzare una sorta di moderna "restaurazione" "facendo risorgere l'Ancien Régime".
    Il giornalista e scrittore si sofferma sul ruolo fondamentale dell'informazione e sul potere dei mass media, in un'epoca in cui il costante flusso di notizie rende difficile l'analisi e la comprensione degli eventi, tra il proliferare di fake news. Dopo i libri, la Tv, i giornali, Travaglio sceglie il mezzo più antico. "Il teatro è un privilegio perché ti dà la possibilità di approfondire gli argomenti, puoi dare una visione d'insieme, legare i puntini, fare dei ragionamenti su quello che è successo in questi ultimi 15 anni per dare un senso a quello che, come dice Vasco Rossi, un senso non ce l'ha".
    Ne "I Migliori Danni della nostra vita" Travaglio mette inoltre l'accento su "l'eterna sovranità limitata dell'Italia genuflessa ai falchi europei e agli Stati Uniti, che ci trascinano regolarmente in guerra contro i nostri interessi a suon di bugie". Parla poi del rapporto col pubblico. "Con piacere, noto che sempre più giovani, anche diciottenni seguono i miei reading. Soprattutto è interessante come le persone reagiscono, perché avverti immediatamente la distrazione mentre poi ci sono dei momenti che non ti aspetti in cui senti una tensione e un'attenzione molto superiore. E' importante tenere il polso di lettori e spettatori", aggiunge.
    Il pensiero di Travaglio si sofferma anche sulla figura di Papa Francesco: "io l'ho seguito da credente laico quale sono e l'ho trovato sempre molto rispondente all'insegnamento evangelico, quindi non ho mai capito lo stupore che lo circondava ogni volta che diceva praticamente le stesse cose che dice Gesù Cristo; che avrebbe dovuto fare se non preoccuparsi degli ultimi e dei poveri o dichiararsi contrario alle guerre? E non si rivolgeva solo ai cattolici, perché non basta predicare il Vangelo a chi già ci crede, ma il senso della missione ecumenica è portare il suo messaggio nel mondo".
   

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