Un agente della polizia
penitenziaria è stato aggredito questa mattina da un detenuto
nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. L'uomo, secondo quanto
denunciato in una nota dall'Organizzazione sindacale autonoma
polizia penitenziaria, ha sferrato un pugno in faccia al
poliziotto, durante la messa e l'agente è stato accompagnato al
pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria.
L'Osapp sottolinea che si tratta dell'ottava aggressione
avvenuta nel carcere del capoluogo piemontese dall'inizio
dell'anno, con dodici agenti feriti. Tra le ultime aggressioni
c'è quella dell'8 marzo, quando a essere aggrediti furono cinque
poliziotti della penitenziaria. Gli agenti erano stati
trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Martini di Torino.
Uno di loro dovrà subire un intervento chirurgico per un'ernia
inguinale bilaterale, che dovrà essere effettuato entro due
mesi, mentre l'altro ha subito una microfrattura al costato
sinistro, tra la sesta e la settima costola, che comprometteva
la respirazione e gli è stata diagnosticata una prognosi di 25
giorni di convalescenza.
"È ora di finirla con le parole, le promesse vuote e le
chiacchiere. Servono azioni concrete, e subito - afferma il
segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci -. Non c'è più
spazio per i 'forse' e per i 'vedremo'. Basta. Chiediamo con
urgenza e determinazione un supporto immediato da parte del Dap,
affinché vengano inviati rinforzi, anche utilizzando personale
del gruppo operativo mobile".
"Non possiamo più accettare che i nostri colleghi siano messi
a rischio in questo modo. È una vergogna assoluta. Esortiamo
tutte le istituzioni, a partire dal ministro Nordio e dal
presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a intervenire subito e
in modo deciso per porre fine a questo massacro e a questa
macelleria", conclude Beneduci.
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